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Impresa al femminile, le offerte degli istituti di credito

di Vito Lops

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Prestiti fino a un milione di euro da rimborsare in 20 anni. Ma anche finanziamenti con scadenze più brevi (fino a 60 mesi) per importi che non eccedono i 40mila euro. A giudicare dalle offerte messe in campo dagli istituti di credito in favore dell'avviamento di un' "impresa al femminile" il bouquet è variegato. Tra i principali istituti per capitalizzazione contatti dal Sole 24 Ore, sono cinque (Intesa Sanaolo, UniCredit Banca di Roma, Ubi banca, Bnl Bnp Paribas e FriulAdria) quelli che offrono prodotti ad hoc per la costituzione di "imprese rosa". A questi si aggiunge Banca Sella che propone un finanziamento dedicato a tutte le start up, comprese quelle guidate dal gentil sesso.

Le condizioni generali. A differenza di un finanziamento classico (sia personale che finalizzato) questa tipologia di contratti presenta mediamente condizioni agevolate (tassi più bassi), grazie anche alla garanzia in appoggio offerta da consorzi e fondi statali. Destinatari di questi pacchetti sono piccole imprese formate da donne tra i 18 ei 35 anni, ma anche società cooperative e società di persone e società di capitali neo-costituite partecipate in misura non inferiore al 50% da donne. Prima di scegliere il prestito giusto, però, è bene controllare le esclusioni: in alcuni casi, infatti, i prestiti sono limitati ad alcune aree geografiche (essendo agganciati ai fondi regionali di garanzia).

Le singole offerte. Un esempio in questa direzione è il finanziamento per le imprese femminili di Intesa Sanpaolo, indirizzato alle "start up rosa" del Piemonte, legato alla garanzia dell'80% sulla somma massima erogabile (40mila euro da rimborsare entro 60 mesi) assicurata da Finpiemonte, società costituita con legge regionale 26 gennaio 1976 al fine di concorrere all'attuazione del piano di sviluppo economico regionale. Il tasso di interesse praticato (al lordo di altri eventuali oneri) è pari alla somma tra l'indice Euribor a 3 mesi (che attualmente viaggia all'1,24%) e uno spread dell'1,25 per cento. Si tratta, al momento, del tasso più basso sul mercato per questa tipologia di finanziamenti. Competitivo anche il pacchetto di Banca FriulAdria rivolto alle giovani imprenditrici. Per chi opta per un finanziamento chirografario (svincolato dalla garanzia ipotecaria) l'importo massimo erogabile è pari a 51mila euro (al tasso Euribor 6 mesi + 1,4%). Il tasso scende (Euribor 6 mesi + 1,3%) nel caso in cui si scelga la forma di un mutuo ipotecario, grazie alla quale è possibile chiedere in prestito un importo doppio (103mila euro). Artigiancassa (gruppo Bnl Bnp Paribas) finanzia fino a un milione di euro (spread medio 1,7%). Le garanzie richieste variano da caso a caso e possono essere personali, reali o fare perno su Confidi, un consorzio di garanzia collettiva dei fidi la cui attività consiste nell'agevolare le imprese nell'accesso ai finanziamenti. "Finanziamenti nuove imprese" di UniCredit Banca di Roma (per importi fino a 50mila euro) non richiede né garanzie reali né personali perché interviene la garanzia, gratuita, di Unionfidi Lazio Spa nel Lazio, e del Fondo centrale di garanzia gestito da Mcc (legge 662/96) nelle altre regioni. La garanzia del Fondo centrale è pari all'80% in Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, e Sicilia. Per le altre regioni è prevista una garanzia del 60 per cento. Quanto ai tassi, sono calcolati sommando l'Euribor 3 mesi (finanziamento variabile) o Irs di periodo (tasso fisso) a uno spread che parte da una soglia dell'1,70 per cento.

Le novità in campo. Tra i progetti innovativi, è da segnalare "Servizi integrati per lo sviluppo dell'economia femminile": un'iniziativa di UniCredit Banca di Roma, in partnership con la regione Lazio, che intende sviluppare un servizio integrato di formazione e orientamento professionale a supporto dello sviluppo dell'imprenditorialità femminile. Il progetto include la creazione della nuova figura professionale denominata Pogef (Progettista delle opportunità di genere in ambito finanziario) e di tre strutture denominate Ceiff (Centri per l'inclusione finanziaria femminile) nell'ambito delle quali verranno erogati i servizi specialistici per l'accesso al credito delle donne. Tra le novità anche "Donna impresa", finanziamento di Banca popolare di Bergamo e Banca di Brescia (gruppo Ubi banca) nato su iniziativa della Camera di Commercio di Brescia. Il prestito - fino a 250mila euro, da rimborsare al massimo in 10 anni - è rivolto a imprese individuali e società amministrate da donne con sede legale nella provincia dei due comuni. Il ricarico massimo applicato dall'istituto (spread) è dell'1,375 per cento. Una particolare attenzione è rivolta alle imprenditrici in maternità o malattia, che possono richiedere la sospensione del pagamento delle rate dei finanziamenti fino a un massimo di sei mesi.

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